Cos’è “Resto al Sud 2.0”
“Resto al Sud 2.0” è la misura agevolativa promossa dallo Stato italiano, con gestione affidata ad Invitalia (Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa), voluta per incentivare la costituzione di nuove iniziative imprenditoriali, autonomistiche o professionali da parte di giovani nei territori del Mezzogiorno. (Invitalia)
Questa nuova versione prende il posto (a partire da una certa data) dello strumento “Resto al Sud” tradizionale, che chiude lo sportello e cede il campo all’edizione 2.0, con modifiche normative e migliori tassi di agevolazione. (Fisco e Tasse)
Il bando si inserisce nell’ambito del Decreto-Legge 7 maggio 2024, n. 60 (cd. “Decreto Coesione”) e ha un decreto attuativo datato 11 luglio 2025 che ne rende operative modalità e regole. (BarlettaViva)
A chi è destinato il bando (destinatari / beneficiari)
Possono partecipare gli under 35 (ossia i soggetti che abbiano compiuto 18 anni ma non abbiano ancora compiuto 35 anni alla data di presentazione della domanda) che si trovino in una delle seguenti condizioni:
- inoccupati, inattivi o disoccupati; (PMI)
- beneficiari del programma GOL (Garanzia di occupabilità dei lavoratori); (PMI)
- soggetti che vivono condizioni di marginalità, vulnerabilità sociale o discriminazione (come definito dal Piano nazionale Giovani, Donne e Lavoro 2021-2027) (Creazione d’impresa)
Non sono ammessi i soggetti che abbiano già un’attività operante (salvo che sia stata attivata nei 12 mesi antecedenti la data di domanda e risultante inattiva alla data stessa). (Igea CPS Magazine)
È inoltre richiesto che l’attività da avviare risulti non ancora attiva alla data della domanda, salvo che sia stata costituita da non più di 12 mesi e non abbia avuto operatività significativa. (Igea CPS Magazine)
Le forme giuridiche ammesse sono varie: ditta individuale, società (in nome collettivo, in accomandita semplice, a responsabilità limitata), società cooperativa, imprese individuali, liberi professionisti, società tra professionisti. (LeggiOggi)
Area geografica di riferimento
L’attività dovrà essere svolta con sede operativa nelle regioni del Mezzogiorno:
- Abruzzo
- Basilicata
- Calabria
- Campania
- Molise
- Puglia
- Sardegna
- Sicilia
In questi territori è applicabile il bando Resto al Sud 2.0. (Invitalia)
Attenzione: alcuni articoli indicano che potrebbe essere ammesso anche il cratere sismico del Centro Italia per iniziative analoghe, ma in questa versione del bando l’area ufficiale resta il Mezzogiorno. (Igea CPS Magazine)
Gestione, proponente e soggetti coinvolti
Il bando è proposto dallo Stato, tramite i Ministeri competenti, e gestito da Invitalia S.p.A., che cura istruttoria, erogazione e controlli. (Invitalia)
Invitalia è l’agenzia nazionale operativa che opera sotto la vigilanza del Ministero dell’Economia e delle Finanze e del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. (Wikipedia)
In molti territori sono previste società di consulenza, enti accreditati, sportelli associazionistici (es. Centri di Assistenza Tecnica di Federaziende) che supportano i potenziali beneficiari nella fase di predisposizione del progetto e nella presentazione della domanda. (Leccenews24)
Apertura e scadenza
- Apertura bando: il 15/10/2025 è la data a partire dalla quale le domande possono essere presentate online tramite il portale Invitalia. (LeggiOggi)
- Scadenza: il bando è a sportello e le domande possono essere presentate fino ad esaurimento delle risorse (non è prevista una data fissa di chiusura, ma l’accettazione terminerà quando le risorse stanziate saranno esaurite) (Invitalia)
Va precisato che lo sportello del precedente “Resto al Sud” chiuderà il 15 ottobre 2025, contestualmente all’apertura del nuovo sistema 2.0. (Fisco e Tasse)
Entità e forma dell’agevolazione
L’agevolazione è interamente a fondo perduto, senza necessità di restituzione né di prestiti. Non è più prevista la componente prestito che caratterizzava la versione precedente del bando “Resto al Sud”. (RaiNews)
Le principali linee di contributo sono le seguenti:
- Voucher di avvio (ex “voucher start-up”)
- Valore massimo: € 40.000 a fondo perduto per l’acquisto di beni, strumenti e servizi necessari all’avvio dell’attività. (SNI Servizio Nuove Imprese)
- Bonus: l’importo può essere elevato fino a € 50.000 se il progetto prevede beni, servizi innovativi, digitali, sostenibili o finalizzati al risparmio energetico. (SNI Servizio Nuove Imprese)
- Contributo per programmi di investimento
- Per progetti con programma di spesa fino a € 120.000, è previsto un contributo del 75% delle spese ammissibili. (SNI Servizio Nuove Imprese)
- Per progetti con spesa tra € 120.000 e € 200.000, il contributo massimo scende al 70%. (SNI Servizio Nuove Imprese)
- L’investimento minimo ammissibile non è sempre esplicitato nei documenti divulgativi, ma è prevista una soglia minima che può essere indicata dei regolamenti ufficiali. (IncentivImpresa)
Oltre ai contributi diretti, è prevista l’offerta di servizi di tutoraggio, formazione e accompagnamento obbligatori, con un valore stimato (es. fino a circa € 5.000) che è parte integrante del percorso. (Studio Pizzano – Dottore Commercialista)
Il decreto attuativo conferma che la misura è compatibile, entro i limiti europei, con altri incentivi quali voucher digitali 4.0, crediti d’imposta per beni strumentali “green”, bonus assunzionali previsti dallo stesso Decreto Coesione. (Resto al Sud Contributi)
Spese ammissibili ed esempi concreti
Le categorie di spese che possono essere considerate valide per l’agevolazione includono:
- acquisto di macchinari, impianti, attrezzature e arredi nuovi di fabbrica; (LeggiOggi)
- acquisto di software, programmi informatici, soluzioni digitali e ICT; (LeggiOggi)
- spese per opere edili, manutenzioni straordinarie, ristrutturazioni funzionali (entro certi limiti) con riferimento al locale sede dell’attività; (LeggiOggi)
- acquisto di beni immateriali, come licenze e diritti d’uso; (Startup Europa)
- servizi di consulenza tecnico-specialistica, marketing, promozione, studi di fattibilità; (LeggiOggi)
- spese per formazione e tutoraggio direttamente collegate al progetto imprenditoriale; (Resto al Sud Contributi)
Esempi concreti:
- una start-up digitale può acquistare computer, server, licenze software specializzate, marketing digitale e consulenza per avvio.
- un’officina artigiana può includere macchinari, opere di adeguamento del locale, arredi speciali, strumenti digitali di gestione.
- un professionista può includere software gestionali, spese di consulenza, hardware e arredamento studio.
Non sono generalmente ammesse spese di carattere corrente (come affitti, utenze, materiale di consumo ordinario) o acquisto di beni usati, salvo casi molto specifici previsti dal regolamento ufficiale.
Come e a chi presentare la domanda
- La domanda deve essere presentata online esclusivamente tramite la piattaforma Invitalia, nell’area personale, usando identità digitale (SPID, CIE o CNS). (Invitalia)
- Nella sezione “Presenta la domanda – Resto al Sud 2.0” del sito Invitalia è disponibile la modulistica da utilizzare. (Invitalia)
- Successivamente, le richieste di erogazione del voucher o contributo (una volta che il progetto è realizzato secondo cronoprogramma) vanno inoltrate con appositi schemi/moduli previsti da Invitalia, presenti nella sezione “Modulistica / Richiesta di erogazione” del portale. (Invitalia)
- La domanda telematica dovrà contenere:
- dati anagrafici e dichiarazioni relative a requisiti soggettivi;
- business plan e piano degli investimenti con dettagli di spesa;
- preventivi comprovanti i costi stimati;
- documentazione che comprovi la condizione di inoccupazione / disoccupazione / status GOL / marginalità;
- eventuali documenti societari (statuto, atto costitutivo);
- eventuali certificazioni o attestazioni che motivano la qualificazione “innovativa, digitale o sostenibile” per l’accesso al voucher maggiorato.
- L’erogazione del contributo avviene in seguito a verifica di realizzazione e rendicontazione da parte di Invitalia. (Invitalia)
Criteri di valutazione e modalità di selezione
La procedura è a sportello, nel senso che le domande vengono accolte in ordine cronologico fino a esaurimento delle risorse disponibili. Non è previsto un punteggio di graduatoria. (Invitalia)
Tuttavia, i progetti sono soggetti a controlli di ammissibilità, coerenza del business plan, veridicità delle spese e conformità al decreto attuativo. Solo quelli che superano tali controlli saranno ammessi all’erogazione. (Resto al Sud Contributi)
È prevista la figura del tutor obbligatorio, che accompagna l’azienda ammessa nel percorso di avvio e verifica. (Resto al Sud Contributi)
In caso di esaurimento delle risorse, lo sportello chiude e non è possibile presentare ulteriori domande. (Fisco e Tasse)
Suggerimenti operativi e checklist pratica
Ecco una checklist che può aiutarti a preparare la candidatura:
| Fase | Azione consigliata |
|---|---|
| 1. Analisi preliminare | Verifica se il tuo progetto è localizzato in una delle regioni ammesse e se soddisfi i requisiti soggettivi (età, stato occupazionale) |
| 2. Scelta della forma giuridica | Definisci se funzionerai come persona fisica, società, cooperativa, etc. |
| 3. Business plan e piano investimenti | Redigi un progetto dettagliato con cronoprogramma, costi/preventivi e strategia di mercato |
| 4. Seleziona i fornitori / preventivi | Richiedi almeno 2-3 preventivi per ogni voce (macchinari, software, consulenze) |
| 5. Evidenzia l’elemento di innovazione / sostenibilità | Se il tuo progetto include tecnologie digitali, green, risparmio energetico, metti bene in luce queste componenti |
| 6. Preparazione documentale | Anagrafica, certificazioni, stati occupazionali, documenti societari |
| 7. Accesso a SPID / CNS | Verifica di possedere credenziali di identità digitale attive |
| 8. Inserimento domanda online | Compila la domanda sul portale Invitalia, allegando tutta la documentazione richiesta |
| 9. Monitoraggio dello stato | Controlla l’iter, rispondi prontamente alle eventuali richieste integrative |
| 10. Realizzazione e rendicontazione | Esegui gli interventi secondo il cronoprogramma e chiedi l’erogazione tramite modulo dedicato |
| 11. Assistenza e tutoraggio | Avvaliti del tutor per consulenza tecnica, monitoraggi e supporto operativo |
Scheda rapida – dati essenziali
| Voce | Dato / descrizione |
|---|---|
| Titolo ufficiale del bando | Resto al Sud 2.0 |
| Beneficiari | Giovani 18–35 anni, inoccupati/disoccupati/marginali, anche disoccupati GOL |
| Area geografica | Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia |
| Ente proponente / gestore | Stato italiano / Invitalia S.p.A. |
| Apertura | 15/10/2025 |
| Scadenza | Fino ad esaurimento risorse (sportello) |
| Tipologia contributo | Fondi perduto (voucher + contributo investimento) |
| Massimali / percentuali | Voucher fino a € 40.000 (fino a 50.000 € per progetti innovativi); contributo fino al 75 % (per spese ≤ 120.000) o 70 % (tra 120.000 e 200.000) |
| Spese ammissibili | Macchinari, software, arredi, opere edili, consulenze, servizi, formazione |
| Modalità domanda | Online tramite portale Invitalia con SPID / CNS / CIE |
| Modalità selezione | Sportello (ordine cronologico) |
Titoli alternativi per l’articolo
- “Resto al Sud 2.0: guida completa per under 35 del Mezzogiorno”
- “Come partecipare a Resto al Sud 2.0: requisiti, importi e passaggi”
- “Bando Invitalia Resto al Sud 2.0: agevolazioni per nuovi imprenditori”
- “Tutto su Resto al Sud 2.0: voucher, contributi e modalità operative”
- “Nuova edizione Resto al Sud 2.0: opportunità per giovani nel Sud Italia”
- “Resto al Sud 2.0 spiegato passo passo: come presentare domanda”
- “Agevolazioni per startup nel Mezzogiorno: Resto al Sud 2.0”
- “Contributi a fondo perduto per giovani imprese: Resto al Sud 2.0 con Invitalia”
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