Accordi per l’Innovazione — Bando del Ministero delle Imprese e del Made in Italy

Accordi per l’Innovazione — Bando del Ministero delle Imprese e del Made in Italy

 


Descrizione generale e obiettivi dell’intervento

Il programma “Accordi per l’Innovazione” è uno strumento pubblico nazionale promosso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con lo scopo di sostenere la valorizzazione economica dei risultati di ricerca e orientare l’intervento pubblico verso progetti che siano in grado di generare un impatto concreto sulla competitività tecnologica di specifici ambiti settoriali.

Attraverso questo intervento, si finanziano progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale promossi da imprese — anche in forma congiunta — in collaborazione con organismi di ricerca. L’obiettivo è favorire l’adozione e sperimentazione di soluzioni avanzate e tecnologicamente evolute, promuovendo partnership pubblico-private e stimolando l’innovazione settoriale.

Il nuovo decreto del MIMIT (quello del 4 settembre 2025) ridefinisce l’intero quadro normativo degli Accordi per l’innovazione, aggiornando procedure, criteri e modalità, in conformità ai regolamenti europei GBER (General Block Exemption Regulation) e ai criteri di sostenibilità ambientale (principio DNSH — Do No Significant Harm). (Edotto)

In particolare, il decreto intende semplificare la gestione degli interventi, promuovere la cooperazione tra imprese e centri di ricerca, incentivare lo sviluppo tecnologico nei territori con ritardo infrastrutturale e allineare la normativa nazionale ai requisiti della normativa europea sugli aiuti di Stato. (Edotto)


1. Destinatari / beneficiari del bando

Possono partecipare al bando:

  • Imprese di qualsiasi dimensione (micro, piccole, medie e grandi), operanti nei settori industriale, agroindustriale, artigiano, servizi all’industria e ricerca.
  • Le imprese possono partecipare singolarmente oppure congiuntamente fino a un massimo di cinque soggetti co-proponenti. (Confartigianato Imprese Perugia)
  • Organismi di ricerca (università, enti pubblici e privati senza scopo di lucro) possono essere parte dei progetti come soggetti co-proponenti o collaboratori. (Edotto)
  • Le amministrazioni pubbliche territoriali (regioni, province autonome, altri enti locali) possono intervenire come cofinanziatrici nell’ambito dell’Accordo quadro. (Edotto)

Nel caso di progetti con più soggetti, ciascun partecipante deve coprire una quota minima dei costi ammissibili: almeno il 10% per le grandi imprese, almeno il 5% per le PMI e gli organismi di ricerca. (Edotto)

In particolare, nel secondo sportello, per accedere a risorse aggiuntive (PN RIC 2021-2027), è richiesto che l’attività oggetto del progetto sia realizzata interamente nei territori delle Regioni meno sviluppate (es. Sud Italia) e sia coerente con i temi del Programma Nazionale Ricerca, Innovazione e Competitività (PN RIC) per la transizione verde e digitale. (Ministero della Transizione Ecologica)


2. Area geografica / ambito territoriale

L’intervento è su scala nazionale, con possibilità di selezionare iniziative che operano in tutte le regioni italiane. Però:

  • Per beneficiare delle risorse aggiuntive del secondo sportello (legato al PNR RIC 2021-2027), è richiesto che le attività siano realizzate nelle Regioni meno sviluppate (per es. regioni del Mezzogiorno) (Ministero della Transizione Ecologica)
  • Le amministrazioni pubbliche coinvolte negli Accordi quadro sono tipicamente regionali o locali, rendendo l’azione “cofinanziatrice” legata al territorio specifico dell’Accordo.

3. Ente proponente/gestore e soggetti di supporto

  • Ente titolare / proponente: Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT). È responsabile della definizione delle procedure, della normativa d’attuazione e dell’istruttoria. (Edotto)
  • Soggetto attuatore / gestore della misura: Mediocredito Centrale è il gestore che articola la piattaforma online per la presentazione delle domande e l’istruttoria operativa (in precedenti edizioni). (Confartigianato Imprese Perugia)
  • Enti di supporto, enti di consulenza & organismi di ricerca: le imprese possono avvalersi di soggetti esterni (società di consulenza, centri di trasferimento tecnologico, consorzi di ricerca) per la progettazione, redazione della domanda e assistenza tecnica. Ad esempio, CSMT (centro di ricerca) figura in comunicati come soggetto capace di supporto nella candidatura. (csmt.it)

4. Apertura e scadenza (date precise)

Alla data odierna (13 ottobre 2025) non risulta attivo uno sportello operativo aperto per nuovi Accordi per l’Innovazione secondo il nuovo quadro normativo del decreto 4 settembre 2025. Il decreto istituzionale ridefinisce procedure ma non ha ancora fissato termini certi per la presentazione delle domande. (Edotto)

Nelle edizioni precedenti:

Quindi, per il bando nuovo, bisogna attendere un provvedimento attuativo che stabilisca le date precise di apertura e chiusura.


5. Entità e forma dell’agevolazione

L’agevolazione è prevista nella forma di contributo in conto capitale (cioè contributo diretto alle spese) fino a un’intensità massima del 45 % dei costi ammissibili per le PMI (piccole e medie imprese). Questo è un dato che corrisponde alla cifra da te indicata (“Contributo a favore … Conto capitale – Max 45,00 %”) e che si colloca nella fascia più elevata prevista per le imprese di dimensione minore.

Tuttavia, occorre considerare che il decreto 4 settembre 2025 aggiorna le intensità dei contributi in funzione della normativa europea (Regolamento GBER 2023) e può prevedere diverse percentuali in base alla dimensione dell’impresa (piccola, media, grande) e condizioni aggiuntive (maggiorazioni). (Edotto)

Inoltre, è prevista la possibilità di finanziamento agevolato (per le imprese) per coprire la restante parte dei costi non coperti dal contributo a fondo perduto, entro un limite massimo del 20 % del costo ammissibile del progetto. (Ministero della Transizione Ecologica)

Per gli organismi di ricerca, il sostegno è soltanto a fondo perduto, con intensità superiori rispetto alle imprese (ad esempio, contributo al 50 % per attività di ricerca industriale). (Edotto)

Potenziali maggiorazioni (bonus) possono essere applicate in determinati casi, quali:

  • progetti realizzati in collaborazione tra imprese e organismi di ricerca;
  • localizzati in regioni meno sviluppate;
  • con partner che partecipano con una quota minima e con diritti di pubblicazione dei risultati.
    Tali incrementi possono aggiungere fino a 15 punti percentuali all’intensità base. (Edotto)

In sintesi, quindi:

  • Contributo a fondo perduto fino a 45 % (per PMI, potenzialmente maggiorabile)
  • Finanziamento agevolato (fino al 20 %) per la parte residua (solo per imprese)
  • Intensità differenti per grande impresa, PMI e organismi di ricerca
  • Possibili maggiorazioni per partenariati, territori, collaborazione pubblico-privata

6. Spese ammissibili ed esempi pratici

Le spese finanziabili devono essere strettamente connesse alle attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale del progetto e rispettare criteri di pertinenza, congruità e tracciabilità. Tra le voci ammesse:

  1. Personale (tecnici, ricercatori, personale ausiliario) impiegato nel progetto.
  2. Strumenti e attrezzature di nuova fabbricazione, che siano utilizzati per il progetto per il periodo di durata dell’investimento.
  3. Servizi di consulenza, ricerca contrattuale, acquisizione di brevetti o know-how esterno.
  4. Spese generali imputabili al progetto (costi indiretti correlabili).
  5. Materiali e componenti utilizzati per attività sperimentali.

Ogni spesa deve essere superiore a 500 € (IVA esclusa), documentata, tracciabile e giustificata in base al progetto. Le imprese devono tenere una contabilità separata per le attività del progetto. (Edotto)

Esempi concreti:

  • Acquisto di un macchinario di test innovativo utilizzato per sperimentazioni.
  • Contratti con laboratori esterni per analisi fisico-chimiche o misure avanzate.
  • Consulenze in progettazione algoritmica, modellazione o prototipazione.
  • Personale interno impiegato in attività di sviluppo del prototipo.
  • Componenti hardware speciali utilizzati nei test sperimentali.

Tutte le spese devono essere strettamente legate al progetto, sostenute nel periodo ammissibile e rendicontate secondo le modalità stabilite dall’Accordo.


7. Come e a chi presentare la domanda

Quando sarà attivato lo sportello per il nuovo bando:

  • La domanda dovrà essere presentata in modalità telematica, attraverso la piattaforma gestionale del soggetto attuatore (es. Mediocredito Centrale o portale dedicato del MIMIT).
  • È richiesto l’uso di firma digitale da parte del legale rappresentante dell’impresa o del soggetto proponente.
  • Occorrerà allegare:
    • la scheda tecnica del progetto;
    • il piano di sviluppo e finanziario;
    • eventuali contratti di collaborazione fra soggetti;
    • documenti amministrativi (visura camerale, bilanci, DURC, attestazioni di capacità finanziaria).
  • Le istanze saranno valutate da un soggetto gestore accreditato, che effettuerà istruttoria amministrativa, tecnica e finanziaria.
  • Dopo l’esito positivo, verrà stipulato l’Accordo per l’Innovazione fra il Ministero, il soggetto proponente e eventuali enti pubblici cofinanziatori.
  • Successivamente, si produce il decreto di concessione e si procede all’erogazione delle risorse.
  • Le erogazioni avvengono in funzione dello stato di avanzamento (SAL), con un massimo di cinque erogazioni intermedie più una finale. È possibile richiedere un’anticipazione pari al 30 % (previa fideiussione). L’ultima tranche (circa 10 %) è vincolata alla verifica finale del progetto. (Edotto)

Attualmente, non è ancora disponibile la modulistica del nuovo bando (agosto-settembre 2025) poiché è il decreto normativo che definisce le modalità, ma non ha ancora fissato le date operative.


8. Criteri di valutazione e modalità di selezione

La selezione è su base valutativa (graduatoria), non automatica:

  • Le domande vengono classificate in base a criteri tecnico-scientifici, economici e di impatto.
  • I criteri includono: capacità del proponente, coerenza del progetto con obiettivi dichiarati, fattibilità tecnica, sostenibilità economico-finanziaria, qualità tecnica, impatto del progetto, pertinenza e congruità delle spese, conformità normativa nazionale ed europea. (Ministero della Transizione Ecologica)
  • Nel caso in cui più progetti siano presentati nello stesso giorno e non vi siano risorse sufficienti a coprirli tutti, si applica una graduatoria di merito interna per confrontare i progetti presentati in quel giorno. (csmt.it)
  • È possibile riconoscere maggiorazioni dell’intensità d’aiuto (bonus) in casi particolari, come descritto sopra (collaborazione con organismi di ricerca, localizzazione in regioni meno sviluppate, cofinanziamento pubblico). (Edotto)

9. Suggerimenti operativi e checklist pratica

Ecco una guida operativa per candidarsi con efficacia:

  1. Controllo preliminare
    • Verifica che l’impresa abbia almeno due bilanci approvati.
    • Verifica che il settore dell’impresa rientri nelle attività ammesse (industria, servizi all’industria, ricerca).
    • Se si mira al finanziamento del secondo sportello, accertarsi che l’attività sia realizzata in una regione “meno sviluppata”.
  2. Progettazione chiaramente strutturata
    • Elaborare una scheda tecnica dettagliata, con obiettivi, attività, tempistiche e risultati attesi.
    • Predisporre un piano finanziario realistico e ben motivato.
    • Se il progetto è congiunto, predisporre contratto o accordi tra i soggetti partecipanti.
  3. Stesura della rendicontazione
    • Identificare con precisione le voci di spesa e la documentazione associata.
    • Predisporre sistema di contabilità separata per il progetto.
    • Preparare anticipatamente documenti amministrativi (bilanci, visura, DURC, attestazioni, capacità finanziaria).
  4. Tempistica e invio
    • Attendere l’apertura ufficiale dello sportello (non ancora fissata nel decreto 2025).
    • Preparare la domanda e allegati, apporre firma digitale e inviarla tramite la piattaforma entro i termini.
  5. Gestione post-concessione
    • Monitorare lo stato di avanzamento (SAL), predisporre relazioni tecniche intermedie/finali.
    • Richiedere le erogazioni in base alle scadenze consentite.
    • Conservare tutta la documentazione e rendicontare secondo le regole dell’Accordo.
  6. Consulenza specializzata
    • Considerare di affidarsi a una società di consulenza esperta in fondi per la R&S (come Atamai).
    • Verificare in anticipo eventuali maggiorazioni di contributo (bonus) applicabili al progetto.

Scheda rapida — dati essenziali

Voce Dettaglio
Titolo del bando Accordi per l’Innovazione (Ministero delle Imprese e del Made in Italy)
Beneficiari Imprese (micros, piccole, medie, grandi), anche in forma congiunta; organismi di ricerca; amministrazioni locali
Area geografica Italia (con risorse speciali per regioni meno sviluppate)
Agevolazione Contributo in conto capitale (fino al 45 %) + eventuale finanziamento agevolato (fino al 20 %)
Apertura / Scadenza Non ancora definiti per il nuovo bando 2025; precedenti sportelli: 11/05/2022 – 06/10/2023
Ente proponente / gestore Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT); gestore operativo: Mediocredito Centrale
Modalità di presentazione Domanda telematica con firma digitale, tramite piattaforma del soggetto gestore
Spese ammissibili Personale, attrezzature, consulenza, materiali / componenti, spese generali

 

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