CCIAA Roma – Bando “Idea innovativa, la nuova imprenditorialità al femminile” 2025
Il Bando “Idea innovativa, la nuova imprenditorialità al femminile” 2025 della Camera di Commercio di Roma sostiene i migliori progetti di imprese femminili di Roma e provincia, con contributi a fondo perduto per iniziative che introducono soluzioni nuove nel modo di fare impresa e che generano ricadute positive sul tessuto economico e sociale del territorio. (Camera di Commercio di Roma)
L’avviso ufficiale è pubblicato sul sito della Camera di Commercio di Roma nella sezione comunicati stampa, con il titolo “Bando Idea innovativa, la nuova imprenditorialità al femminile” – XIII edizione 2025, e prevede come periodo di presentazione delle domande dal 10/11/2025 al 19/12/2025. (Camera di Commercio di Roma)
A chi è destinato il bando (destinatari/beneficiari)
Il bando è rivolto alle micro, piccole e medie imprese femminili con sede legale o operativa a Roma o provincia, regolarmente iscritte al Registro delle Imprese della Camera di Commercio di Roma. (Camera di Commercio di Roma)
In linea con le edizioni precedenti, per “impresa femminile” si intende una realtà che rispetta precisi requisiti di prevalenza della componente femminile, ad esempio: (redigo.info)
- impresa individuale con titolare donna;
- società di persone o cooperative in cui almeno il 60% dei soci sia donna;
- società di capitali in cui almeno i due terzi delle quote e degli organi amministrativi siano detenuti da donne.
È inoltre richiesto, sulla base dello schema delle passate edizioni e delle note diffuse da Unioncamere e dagli enti di categoria, che le imprese: (Unioncamere)
- siano in regola con il diritto annuale camerale;
- non risultino sottoposte a procedure concorsuali o in stato di liquidazione volontaria;
- non abbiano riportato protesti o irregolarità gravi;
- non abbiano già beneficiato di contributi nelle edizioni precedenti del medesimo bando, se previsto come causa di esclusione.
Il bando è quindi pensato per imprese già costituite, ma può riguardare sia attività in fase di consolidamento, sia progetti di ampliamento, riposizionamento o sviluppo di nuove linee di business. (Bandi Finanziamenti Europei)
Area geografica di riferimento
L’intervento riguarda esclusivamente il territorio di Roma e provincia. Possono partecipare solo le MPMI femminili che: (Camera di Commercio di Roma)
- hanno sede legale o almeno un’unità operativa iscritta alla Camera di Commercio di Roma;
- realizzano il progetto proposto nell’area di competenza della CCIAA Roma.
Non rientrano nel perimetro del bando le imprese femminili con sede in altre province del Lazio (es. Frosinone, Latina, Rieti, Viterbo), che dovranno eventualmente fare riferimento ai bandi delle rispettive Camere di Commercio o ad altri strumenti regionali dedicati.
Chi propone/gestisce il bando e chi lo diffonde/assiste
L’ente titolare del bando è la Camera di Commercio di Roma, che promuove l’iniziativa in collaborazione con il Comitato per la Promozione dell’Imprenditorialità Femminile della stessa Camera, come già avvenuto in più edizioni precedenti. (Camera di Commercio di Roma)
La Camera di Commercio:
- approva l’avviso pubblico e gli allegati;
- nomina la commissione di valutazione;
- pubblica la graduatoria e dispone la concessione dei contributi.
Il bando è ampiamente diffuso anche da:
- associazioni di categoria come CNA Roma – CNA Impresa Donna e Confesercenti Roma, che informano le imprese associate sui contenuti dell’agevolazione; (CNA Roma)
- portali specializzati in finanza agevolata come ContributiRegione / InfoBandi e altri siti che pubblicano schede sintetiche del bando. (Bandi Finanziamenti Europei)
Accanto a questi soggetti, strutture di consulenza in agevolazioni e bandi – come Atamai – possono affiancare le imprese nella costruzione del progetto, nella lettura tecnica del bando e nella redazione della domanda.
Apertura e scadenza (date precise)
Per l’edizione 2025, le tempistiche comunicate dalla Camera di Commercio di Roma e riprese dai principali portali informativi sono le seguenti: (Camera di Commercio di Roma)
- Apertura sportello: 10/11/2025
- Scadenza presentazione domande: 19/12/2025
Le imprese interessate devono presentare la domanda entro la data di scadenza, pena l’esclusione. Non risultano previste finestre successive nell’ambito della stessa annualità, poiché il bando ha cadenza periodica e viene riproposto, con eventuali aggiornamenti, nelle edizioni successive.
Entità e forma dell’agevolazione
L’incentivo è concesso sotto forma di contributo a fondo perduto in conto capitale, calcolato in percentuale sulle spese ritenute ammissibili. In linea con quanto indicato nel comunicato ufficiale della CCIAA Roma e nelle note di ANSA, Unioncamere e degli enti di categoria, la struttura economica è così definita: (Camera di Commercio di Roma)
- Intensità del contributo: 50% delle spese ammissibili;
- Contributo massimo per impresa: 5.000 euro;
- Numero di progetti premiati: 5 imprese femminili selezionate;
- Stanziamento complessivo indicativo: 25.000 euro (5 contributi da 5.000 euro).
Il contributo ha natura non rimborsabile, ma è soggetto alle regole sugli aiuti di Stato, in particolare al regime “de minimis”, come nelle precedenti edizioni del bando. Ciò significa che l’impresa beneficiaria deve dichiarare gli altri aiuti ricevuti in “de minimis” per verificare il rispetto dei massimali previsti dalla normativa europea. (Obiettivo Europa)
Spese ammissibili ed esempi concreti
Le spese devono essere collegate in modo diretto al progetto imprenditoriale innovativo presentato e rientrare in una delle categorie indicate nel bando. Le sintesi delle edizioni precedenti e le schede tecniche pubblicate da portali specialistici consentono di ricostruire con buona attendibilità le principali tipologie ammesse, che vengono sostanzialmente confermate anche per il 2025: (Obiettivo Europa)
- Impianti generali e piccole ristrutturazioni
Interventi sui locali destinati allo svolgimento dell’attività (ad esempio adeguamento impianti, piccoli lavori per adattare spazi produttivi o commerciali al nuovo progetto). - Macchinari, attrezzature e beni strumentali
Acquisto di macchinari, attrezzature, hardware, arredi tecnici e altri beni durevoli legati alla realizzazione del progetto (per esempio: attrezzature per laboratorio, forni professionali, macchine per la stampa 3D in ambito creativo, postazioni informatiche dedicate allo sviluppo del servizio). - Materiali di prova, prototipi e collaudi finali
Costi per materiali necessari a sperimentare nuovi prodotti, per la realizzazione di prototipi e per i test di funzionalità e sicurezza prima dell’immissione sul mercato. - Registrazione di brevetti e tutela della proprietà intellettuale
Spese per il deposito e la registrazione di brevetti, marchi o design, con particolare attenzione ai brevetti internazionali quando la natura del progetto lo richiede. - Infrastrutture di rete, software, consulenze tecnologiche e manageriali
Investimenti in software gestionali o verticali, piattaforme digitali, servizi cloud, siti e-commerce, nonché consulenze tecnologiche e manageriali specialistiche. Nelle versioni precedenti del bando, queste voci erano in genere ammissibili fino a una percentuale massima del costo totale (ad esempio il 20%). - Costi di personale dedicato al progetto
Quote di costo del personale dipendente impegnato in modo esclusivo sul progetto innovativo (sviluppo prodotto, progettazione, test), sempre entro i limiti percentuali previsti. - Azioni di marketing e comunicazione
Spese per campagne di comunicazione, materiali promozionali, partecipazione a fiere di settore, attività digital marketing dedicate al lancio del nuovo prodotto/servizio, di solito con un tetto massimo sul totale progetto (in passato, per esempio, intorno al 10%).
Le spese devono essere documentate con fatture e pagamenti tracciabili. In base a quanto riportato da alcune analisi sul bando 2025, può essere previsto un periodo di ammissibilità che copre un arco temporale limitato prima della pubblicazione dell’avviso (ad esempio i 60 giorni precedenti una certa data, come il 4 settembre 2025). È sempre necessario verificare nel testo ufficiale la data esatta a partire dalla quale i costi sono considerati validi. (redigo.info)
Come e a chi presentare la domanda
Il soggetto ricevente è la Camera di Commercio di Roma, che indica nel bando le modalità operative di invio. Nelle edizioni precedenti, e nella prassi delle CCIAA italiane, la domanda viene di norma presentata: (Camera di Commercio di Roma)
- compilando un modulo di domanda predisposto dall’ente;
- allegando una scheda progetto descrittiva dell’idea imprenditoriale;
- trasmettendo il tutto per via telematica, solitamente tramite PEC alla casella indicata nel bando, con firma digitale del legale rappresentante.
Per il 2025, il comunicato della Camera di Commercio di Roma e le schede informative di associazioni come Confesercenti Roma e CNA Roma – Impresa Donna rinviano espressamente al bando integrale e alla modulistica pubblicati sul sito istituzionale, nella sezione dedicata ai bandi e ai contributi. (Camera di Commercio di Roma)
In sintesi, per presentare la domanda l’impresa deve:
- Scaricare dal sito della CCIAA Roma il testo del bando e gli allegati.
- Compilare la domanda e la scheda progetto in ogni loro parte.
- Preparare la documentazione societaria (visura aggiornata, documento di identità del legale rappresentante, eventuali dichiarazioni sugli aiuti “de minimis”, autocertificazioni richieste).
- Firmare digitalmente i documenti, se indicato espressamente dal bando.
- Inviare il dossier nei termini, secondo le modalità (PEC o piattaforma) specificate dalle istruzioni operative.
Criteri di valutazione e modalità di selezione
La procedura indicata è di tipo valutativo a graduatoria: le domande non vengono accolte in ordine cronologico, ma vengono analizzate nel merito e poi ordinate in una lista sulla base dei punteggi assegnati.
Sulla base dei criteri già utilizzati nelle precedenti edizioni, e delle indicazioni riportate da Unioncamere, ANSA e altri soggetti che hanno commentato il bando, i progetti vengono normalmente valutati in funzione di: (Unioncamere)
- originalità dell’idea imprenditoriale;
- grado di innovazione del prodotto/servizio o del processo produttivo;
- utilizzo di strumenti digitali (piattaforme online, e-commerce, gestione dati, automazione);
- attenzione alla sostenibilità ambientale (riduzione impatti, uso di materiali e processi più sostenibili);
- ricadute sul tessuto sociale e sul territorio (creazione di occupazione, inclusione, rigenerazione urbana e sociale);
- fattibilità economico-finanziaria e realismo del piano di spesa proposto;
- coerenza del progetto con l’attività dell’impresa e con la sua capacità organizzativa.
La commissione nominata dalla Camera di Commercio di Roma attribuisce i punteggi e definisce la graduatoria finale dalla quale vengono individuate le 5 imprese vincitrici che avranno diritto al contributo fino a 5.000 euro ciascuna. (Camera di Commercio di Roma)
Suggerimenti operativi e checklist pratica per chi vuole candidarsi
Per aumentare le probabilità di successo, è utile preparare la candidatura come un vero mini–business plan, chiaro e credibile. Ecco una checklist ragionata:
- Verificare i requisiti dell’impresa
- Controllare che la società rientri nella definizione di MPMI.
- Accertare il possesso dei requisiti di impresa femminile (quota societaria e organi amministrativi).
- Verificare l’iscrizione alla Camera di Commercio di Roma e la regolarità del diritto annuale.
- Definire con precisione il progetto
- Descrivere in modo sintetico l’idea: cosa offre, a chi si rivolge, quale problema risolve.
- Evidenziare gli elementi di innovazione rispetto a quanto già presente sul mercato.
- Collegare il progetto ai bisogni del territorio, della comunità locale o di specifici target (ad esempio donne in reinserimento lavorativo, giovani, quartieri in rigenerazione).
- Costruire un budget coerente
- Individuare le voci di spesa che rientrano nelle categorie ammissibili.
- Verificare che il totale delle spese consenta di sfruttare al meglio il contributo (50% fino a 5.000 euro).
- Evitare di inserire costi difficili da documentare o non strettamente collegati al progetto.
- Dimostrare sostenibilità economica
- Inserire previsioni essenziali di ricavi e costi a progetto avviato.
- Spiegare come l’impresa intende coprire la parte di spese non coperta dal contributo (cofinanziamento).
- Mettere in evidenza gli aspetti digitali e green
- Collegare il progetto alla trasformazione digitale (piattaforme online, digital marketing, automazione).
- Sottolineare eventuali impatti positivi su ambiente e sostenibilità (riduzione sprechi, filiere corte, materiali sostenibili).
- Preparare la documentazione in anticipo
- Raccogliere statuto, atto costitutivo, visura, documento del legale rappresentante, eventuali certificazioni.
- Predisporre la dichiarazione sugli aiuti “de minimis” e ogni altra autodichiarazione richiesta.
- Curare forma e chiarezza della scheda progetto
- Scrivere in modo ordinato, usando titoli e paragrafi.
- Evitare tecnicismi eccessivi, spiegando con linguaggio accessibile.
- Evidenziare il valore aggiunto per il territorio di Roma e provincia.
- Controllare scadenze e modalità di invio
- Annotare in agenda la scadenza del 19/12/2025.
- Verificare il corretto utilizzo della firma digitale e l’eventuale invio tramite PEC o piattaforma indicata dalla Camera di Commercio.
Per la parte più tecnica (coerenza con il regime “de minimis”, impostazione dei conti economici, lettura puntuale del bando) può essere utile farsi affiancare da professionisti o da società specializzate in finanza agevolata.
Scheda rapida finale – Dati essenziali
| Voce | Dato |
|---|---|
| Titolo ufficiale del bando | “Bando Idea innovativa, la nuova imprenditorialità al femminile” – XIII edizione 2025 (Camera di Commercio di Roma) |
| Ente proponente | Camera di Commercio di Roma, in collaborazione con il Comitato per la Promozione dell’Imprenditorialità Femminile (Camera di Commercio di Roma) |
| Beneficiari | Micro, piccole e medie imprese femminili con sede legale/operativa a Roma e provincia, iscritte alla CCIAA Roma (Camera di Commercio di Roma) |
| Area geografica | Roma e provincia (Lazio) (Camera di Commercio di Roma) |
| Forma dell’agevolazione | Contributo a fondo perduto in conto capitale |
| Intensità del contributo | 50% delle spese ammissibili |
| Contributo massimo per impresa | 5.000 € |
| Numero progetti finanziati | 5 imprese femminili premiate |
| Stanziamento complessivo | 25.000 € (indicativi, sulla base della struttura 5 × 5.000 €) |
| Apertura sportello | 10/11/2025 |
| Scadenza domande | 19/12/2025 |
| Procedura | Valutativa a graduatoria (selezione dei progetti migliori) |
| Spese principali ammissibili | Impianti e ristrutturazioni, macchinari e attrezzature, materiali di prova e prototipi, collaudi, registrazione brevetti, infrastrutture ICT, consulenze specialistiche, personale dedicato al progetto, marketing e comunicazione (Obiettivo Europa) |
| Presentazione domanda | Modalità telematica verso la Camera di Commercio di Roma, secondo indicazioni e modulistica disponibili sul sito istituzionale (Camera di Commercio di Roma) |
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